spettacolo

Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij

su testi di Vladimir Majakovskij
di e con Andrea Renzi
luci Pasquale Mari
suono Daghi Rondanini
direzione tecnica Lello Becchimanzi
foto di scena Giuseppe Di Stefano e Sara Carnati

 

una produzione Teatri Uniti - 1999

Armato dei suoi versi e di una Smith and Wesson a canna corta, in una immaginaria conferenza cosmica e pirotecnica il grande poeta russo si  presenta in tutta la sua smisurata, tenera e  trascinante vitalità. Dalla tribuna di un piccolo tavolino, alle sue spalle il cielo trapunto di stelle, la  requisitoria poetica ha il suo cuore pulsante nel poemetto la Nuvola in Calzoni, dove ingaggia un corpo a corpo con i temi universali dell'amore, della religione, della vecchia poesia e della rivoluzione, realizzando un insuperabile manifesto della sua concezione poetica potentemente innovativo sul piano formale. In un montaggio scandito dallo sparo suicida le gemme verbali, le burle immaginifiche, i concitati paradossi,  gli amori disperati e  carnali e le profetiche visioni di questo gigante del secolo scorso giungono  fino a noi. Che forse, nani quali siamo, faremmo bene a metterci sulle sue spalle.

Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij è un tributo a un poeta e alla poesia come Luogo della Vita, come fosse un tributo allEtna, alle Alpi, al delta del Nilo, come fosse un tributo a una cannoniera, a una cimice, a un cucciolo di cane. Qualcuno ha scritto che larte deve essere contro la bomba atomica, cioè contro la disintegrazione della coscienza. Condivido questa posizione e la vita e la poesia di Vladimir Majakovskij, sono contro la bomba atomica.

 

Andrea Renzi

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